Accesso limitato e le bufale
Accesso limitato alla rete e la guerra alle bufale
Perché non proporre un Accesso limitato alla rete??
Beh certo, dal momento che si può guidare un ape Piaggio 50 senza partente su una strada provinciale o statale con l’unico obbligo di bollo e assicurazione con l’unica base di concetto che la legge (e quindi anche il codice della strada) non ammette ignoranza, figuriamoci se ci sarà mai un obbligo di un patentino per avere l’autorizzazione ad connettersi a internet e avere un profilo Facebook.
E pure sono convinto che ci vorrebbe sia per l’uno che per l’altro, opinione rivoluzionaria che cozza che le ovvie logiche di mercato.
Dopo diversi anni, di fastidi, disservizi, lamentele e qualche suicidio finalmente la legislazione anche se con lentezza si sta muovendo contro un abuso generalizzato della rete e della diffusione delle bufale.
Quello che il legislatore non sa o fa finta di non sapere è che non ce la farà mai senza andare ad intaccare un pochino la individuale libertà personale, la stessa che che ti impedisce di prendere una Mercedes e lanciarti su una statale a 180 senza patente.
Perché diciamocelo dai, della libertà stessa ne facciamo un abuso scandaloso, quando il nostro agire limita quella altrui se non è contemplata in qualche straccio di normativa, regolamento codice civile e penale.
Personalmente su questo sono un fondamentalista estremo, visto che è un fatto che viviamo in uno stato di diritto, della efficienza e qualità più o meno opinabile, allora perché no?
Perché non mettere un patentino o una autorizzazione da richiedere e da rilasciare dopo breve esame per connettersi al web????
Lo so. lo so…. Le logiche di mercato … le stesse che probabilmente permettono ad un triciclo a motore di spostarsi sulle provinciali guidate da un ottantenne a cui probabilmente hanno sospeso la patente 10 anni prima finché prima o poi non si cappotti in curva o uccida qualcuno perché il suoi riflessi non sono stati testati con visita medica come succede a me con la patente C.
Eppure non la vedo una cosa inverosimile, istituire un accesso limitato alla rete secondo me creerebbe anche un sacco di posti di lavoro e un discreto indotto. Non si eliminerebbe di certo il 100% dei problemi, ma si limiterebbe molto certe “anomalie” come quelli che ti mandano una catena di S. Antonio via messaggio Facebook ai suoi contatti quando potrebbero fare prima e in modo più cortese a metterlo sulla propria bacheca, lasciando la libertà ai suoi amici se condividere la bufala oppure no, assumendosi anche la libertà di essere segnalato al network visto che da Agosto 2017 Facebook, per diffusione di OAKS ti può anche chiudere l’account, ma soprattutto si assumerebbe anche la libertà e la responsabilità di essere querelato, denunciato e segnalato dai corpi di polizia, ospedali e altre istituzioni citate nella bufala.
Basterebbe poco, un piccolo esame da fare in comune o dove meglio si crede e che tocca pochi, ma importanti argomenti come uno straccio di diritto web, copyright, netiquette, pec, poche conoscenze su alcuni articoli del codice penale come diffamazione, calunnia, procurato allarme, diffusione di notizie false a mezzo stampa.
NO eh???? non si può fare??? e no certo sarebbe una sollevazione popolare?
Albert
Consulente informatico dal 1984
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